martedì 20 ottobre 2015

Caccini, Giulio - Amarilli mia bella - da "Le nuove musiche" - Estensione circa 1 ottava

Oggi prendiamo in esame una delle cosiddette "Arie antiche", molto bella all'ascolto e non difficilissima nell'esecuzione. Data l'estensione limitata (quasi per tutto il brano una sola ottava, con una capatina alla nona nella cadenza finale), viene spesso assegnata tra le prime arie cui uno studente di canto viene a dedicarsi.

Il testo originale è il seguente.

Amarilli, mia bella
non credi, o del mio cor dolce desio,
d'esser tu l'amor mio?
Credilo pur, e se timor t'assale
prendi questo mio strale (a volte corretto in "dubitar non ti vale")
aprimi il petto, e vedrai scritto in core
"Amarilli è il mio amore". (2 v.)
Amarilli è il mio amore.

Il testo è piuttosto breve e il brano, malgrado le inflessioni in minore, è più rassicurante che triste. Si tratta di un innamorato che vuole convincere la sua donna che solo lei è il suo vero amore.
Una versione moderna non è  molto distante dall'originale, se si eccettuano alcuni particolari che a prima vista possono sfuggire.


Amarilli, mia bella
non c'è bisogno di spiegazioni

non credi, o del mio cor dolce desio,
non credi, o tu che sei il dolce desiderio del mio cuore,

d'esser tu l'amor mio?
di essere tu il mio amore?

Credilo pur, e se timor t'assale
Credilo, e se ti assale il timore che non sia vero,

prendi questo mio strale (a volte corretto in "dubitar non ti vale")
prendi questa mia freccia (la correzione, meno sanguinaria è "non è il caso di dubitarne")

aprimi il petto, e vedrai scritto in core
aprimi il petto (con la freccia di cui sopra) e vedrai scritto sul cuore

"Amarilli è il mio amore". (2 v.)
non c'è bisogno di spiegazioni.

Amarilli è il mio amore.
La cadenza finale ripete l'ultima frase.

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